Guidare in Thailandia

Quali documenti servono per poter guidare un veicolo in Thailandia?

Sia che noleggiate uno scooter che un’automobile, secondo la legge thailandese dovrete essere in possesso oltre che della vostra patente italiana, anche della patente di guida internazionale, secondo il modello della Convenzione di Ginevra del 1949, la quale ha validità massima di 1 anno dalla sua emissione; nel caso la vostra patente dovesse scadere prima anche la validità di quella internazionale sarà la stessa e quindi minore di 1 anno.

Si può richiedere la patente internazionale alla Motorizzazione Civile, con tempi di attesa solitamente di un paio di settimane, compilando un apposito modulo (TT 746) disponibile presso le sedi della Motorizzazione, con in allegato due vostre foto tessera ed una fotocopia della patente di guida in corso di validità; saranno inoltre necessarie due ricevute di versamento ed una marca da bollo, con un costo totale di 42,20 €; anche ACI e scuole guida possono prendere in carico la vostra richiesta, con prezzi maggiorati.

Foto di Ferdinando Zanvettor

Seconda la legge per guidare motocicli servirà la patente A, per le automobili la patente B, che sarà valida solo in questo caso; se si viene fermati per un controllo, oltre alla patente internazionale, che di fatto è un documento con la traduzione ufficiale multi-lingue della patente di guida nazionale, bisognerà avere con sé anche quest’ultima, oltre che il passaporto.

Il noleggio di un’automobile è consigliato solamente se si intende fare un viaggio che comprenda più mete difficilmente raggiungibili con altri mezzi, ad esempio nel nord del Paese; noleggiare un motorino è invece una pratica abbastanza comune in isole come Phuket e Koh Samui, dato che le distanze sono ridotte ed i prezzi ottimi (sui 300 baht al giorno); a Bangkok è invece preferibile utilizzare i mezzi pubblici.

Anche se i controlli in Thailandia non sono così ferrei, il non possesso di una patente di guida internazionale vi potrebbe portare guai seri in caso di incidente, in quanto l’assicurazione non coprirà i danni, a cui dovrete invece provvedere di tasca vostra; è anche vero che i noleggiatori non chiedono praticamente mai di vedere questo documento, ma solamente un vostro documento di identità.

Attenzione che in Thailandia si guida a sinistra, col sorpasso di conseguenza a destra, perciò sarà necessario un po’ di adattamento almeno all’inizio; bisogna indossare le cinture sui sedili anteriori oppure il casco se si guida un motociclo; il tasso alcolemico massimo consentito è dello 0,05%.

Le strade principali sono generalmente in buone condizioni, col network stradale ben sviluppato e che consente di raggiungere tutte le maggiori città e località turistiche; il traffico è molto caotico per quanto riguarda la capitale Bangkok, ma diventa molto più fluido uscendo da questa metropoli e nelle altre zone della Thailandia, specialmente lungo le strade extraurbane.

I segnali e cartelli sono in lingua thailandese, ma spesso viene utilizzato anche l’inglese, specialmente per le indicazioni turistiche, quali attrazioni, stazioni ferroviarie o aeroporti; alcune superstrade sono a pagamento, ma la gran parte risultano gratuite; il carburante più utilizzato è il gasolio (a 91 e 95 ottani), mentre la benzina è meno usata, coi prezzi in ogni caso molto più convenienti rispetto all’Italia, visto che si aggirano fra i 24 ed i 34 baht al litro, a seconda del tipo di carburante.

Bisogna prestare molta attenzione alla guida, sia perché non si è abituati al senso di marcia a sinistra, sia perché si potrebbero trovare ostacoli imprevisti lungo la strada, tipo animali oppure mezzi agricoli o non motorizzati che marciano molto lentamente, inoltre alcuni veicoli che incontrerete non rispettano proprio alla lettera il codice della strada; il numero di incidenti mortali annuali è piuttosto alto comparato al nostro Paese, specialmente per quanto riguarda moto e scooter.

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